Monday 6 August 2007

Il mio riposo

Oggi pomeriggio, dopo una giornata alquanto faticosa, il meritato riposo.

Le sole due ore di riposo. Quelle due ore in cui devo fare tutto: dormire, la doccia, pagare le bollette, provare le ultime canzoni, fumarmi una sigaretta steso sul letto e pensare…Si, ci vuole anche questo. Ebbene si: saluto l’Hotel, salgo in macchina e dopo un tragitto relativamente breve eccomi a casa.

Evito l’ammasso di vestiti sparsi per casa, bevo un sorso di succo d’arancia ghiacciata e opto per il riposo assoluto. Nemmeno una sigaretta. Voglio dormire e non pensare.

Il gioco è fatto. L’aria smossa dalle pale del ventilatore è conciliante, il cinguettio degli uccelli anche. Tutta fila liscio per la prima mezzora, poi il delirio. Mi giro, mi rigiro, provo a stendermi prendendo più le sembianze di una stella piuttosto che di un uomo. E mi gratto. Capisco in quel momento cosa interrompe il mio sonno. Prurito, un prurito enorme. Nel profondo del mio stato di rincoglionimento non tardo a capire chi è il responsabile, la responsabile di tutto ciò. Una congettura semplice, un’equazione banale…fin troppo banale. Mi alzo. La cerco, smuovo le tende. Per un solo attimo la vedo, ma scompare. Troppo velocemente per i miei riflessi assonnati, per i miei movimenti intorpiditi. Continuo a grattarmi e continuo a guardare. Seduto sul letto mi fisso per un attimo sull’orologio del Mac: 18.45! Tra un quarto d’ora “dovrei svegliarmi”. Tempo prezioso sprecato. Non tardo a rendermene conto e a porgermi la fatidica domanda:

Ma Dio, perché ha inventato la zanzara?!?
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